Aria di primavera sabato e domenica 30 e 31 marzo a Cella di Noceto!
Tante le famiglie e i fidanzati che si sono ritrovati insieme per gli esercizi spirituali.
Il tema proposto, centrato sul profumo nella Bibbia è stato il seguente: Dal profumo del giardino dell’ Eden al profumo del giardino della Risurrezione.
Aria di primavera, dicevamo: Sì, fuori e dentro… nell’anima!
Quest’anno ha accompagnato le riflessioni per le famiglie Antonella Anghinoni, biblista veronese, collaboratrice di varie testate giornalistiche e TV fra le quali la RAI e TV2000, docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Maria di Monte Berico a Vicenza, con studi alla Pontificia Università Gregoriana e alla Hebrew University of Jerusalem.
Grazie alla sua approfondita preparazione e alla spiccata capacità comunicativa dei temi biblici, è collaboratrice dell’Ufficio per i pellegrinaggi in Terra Santa, soprattutto per gli Esercizi Spirituali nella Terra Santa.
La modalità delle sue meditazioni è stata coinvolgente e illuminante, sia per i continui e interessanti riferimenti alla lingua e alla tradizione ebraica, sia per i contenuti che man mano ha svelato.
Nel corso degli esercizi ha condotto i partecipanti alla scoperta dei “profumi” presenti nelle pagine della Bibbia: dal giardino di Eden, al giardino della Risurrezione, passando per l’Esodo, il Cantico dei Cantici, il
libro di Ester, i Vangeli…..
Della Bibbia conosciamo soprattutto le parole, i colori e le immagini. Non i profumi: mirra, incenso, balsamo di giudea, nardo, gelsomino, rosa, per non citare molte altre sostanze aromatiche che ricorrono nel Libro, dove aromi e profumi si diffondono inebriando ogni pagina.
La Scrittura è fonte di ispirazione per tutti i sensi, e gli spiriti raffinati della storia, della poesia e della mistica da sempre si saziano della fragranza dell’amore divino che esala dalla Parola. Anche gli sposi.
Tantissime pagine del testo biblico sono “profumate”. Il termine ebraico reach richiama lo Spirito, ruach.
Già alla radice il profumo ha qualcosa di divino. Non a caso compare nel Cantico dei Cantici, che non si può comprendere senza far riferimento agli odori: “Profumo (shemen) olezzante è il tuo nome”. Shemen evoca la
parola shem che significa nome. A riprova che ognuno di noi ha un odore diverso.
Il profumo svela l’identità specifica di ogni uomo e di ogni donna. L’olfatto è il senso più interno dell’uomo e nella tradizione rabbinica è l’unico senso non intaccato dal peccato: tutti sensi si possono ingannare, il profumo no.
Un viaggio, dunque, capace di far annusare nella Scrittura “immagini olfattive” fortemente evocative.
Oltre alla narrazione, la biblista ha voluto coinvolgere i sensi attraverso un percorso olfattivo intenso e commovente: il profumo di rosa ha evocato il giardino di Eden, quello del nardo ha accompagnato il commento al Cantico dei Cantici e all’episodio della donna che lo versa copioso sul capo di Gesù, prima della Passione; infine abbiamo potuto odorare il profumo dell’olio impiegato per onorare e preparare alla sepoltura il corpo morto del Signore Gesù.
Da questo percorso di ascolto, preghiera e coinvolgimento del senso dell’olfatto abbiamo potuto trarre molti insegnamenti preziosi anche per la vita familiare e l’amore di coppia.
Il profumo è rivelatore della presenza di Dio: c’è, lo avverti, ma non lo vedi, non riesci a trattenerlo.
Il profumo coinvolge il senso più intimo e vero della nostra dimensione corporea e può considerarsi come segno della qualità delle nostre relazioni: facciamo in modo che nelle nostre case si respiri sempre profumo
di buono!
Anche quest’anno abbiamo goduto della pazienza e della fantasia di numerose baby-sitters e della premurosa ospitalità dei frati e delle suore della Fraternità Francescana di Betania: a loro va la nostra gratitudine e il desiderio di ritornare presto.
Prima di rientrare nelle case, il Vescovo Enrico ha presieduto la Messa animata dai numerosi fidanzati, sposi e bambini presenti.
Pietro e Laura Cocconcelli
Ufficio Diocesano per la Pastorale Famigliare